Sport e felicità

L’avventura inizia con il coltivare il desiderio.

E poi è fatica, sudore, ore e ore di allenamento, perfezionamento ossessivo del gesto tecnico, fallimenti, infortuni, imprevisti, cura maniacale degli stili di vita a partire dall’alimentazione e dal sonno. Nel gioco, come nell’attività motoria e sportiva, inseguiamo un’utopia che ha proprio questo scopo: farci camminare, farci andare avanti, cogliere la bellezza e l’utilità dell’inutile, il valore inestimabile dei beni immateriali e relazionali di cui abbiamo un’insaziabile bisogno una volta che abbiamo soddisfatto le necessità materiali.

Per un approfondimento, vi rimandiamo al seguente articolo:

“Città nuova” del 6/12/2019