“La bellezza del gioco libero” al “Moretti” di Roseto

Un convegno di “Sportmeet” al “Moretti” di Roseto
20150320 21 Roseto1Questa mattina, all’Istituto tecnico “Moretti” di Roseto, si è tenuto il secondo appuntamento di “Sportmeet”, sul tema del “gioco”. Il precedente incontro è avvenuto il 21 febbraio scorso. Introdotti anche questa volta da William Di Marco, docente del “Moretti”, sono venuti a parlarne da Bergamo la psico-pedagogista Lucia Castelli, autrice di studi specialistici e collaboratrice dell’Atalanta calcio, ed il professore e trainer della pallavolo Juan Magni.

O meglio, più che a parlarne, diciamo ad “interagire” con i ragazzi. Anche attraverso un cartoon proiet-tato in sala ed un quiz distribuito in platea. Dopo è scattato un saggio in palestra, per una dimostrazione pratica di “giochi”. Avendo però avuto cura, prima, di confutare alcuni luoghi comuni. Ad esempio, niente di più sbagliato che dire ad un bambino frasi del genere “Impegnati, non stiamo giocando!”. Perché è grave errore pensare che quando si gioca non ci si impegni. Anzi, il gioco è tutto l’opposto di un passatempo banale o di un premio da dare quando ci si comporta bene. Il gioco, infatti, è persino un diritto sancito da una Convenzione europea ripresa come legge dallo Stato italiano.20150320 21 Roseto2
Giocare è dunque un’attività molto seria a qualsiasi età – si è detto stamani – che serve per crescere e vivere bene. Ed il gioco libero, cui nessuno può essere costretto, è per sua natura “incerto e improduttivo”. Il gioco “non crea ricchezza”. Il gioco è sempre “un facciamo finta che…”, pur con tutte le sue regole precise. “Il gioco migliora la personalità”. Il gioco “prepara alla vita, educa” Il gioco “è divertimento, ed il divertimento è salute fisica e psichica”.
E’ seguito in palestra l’incontro con il prof. Mogni che ha proposto un percorso di educazione alla competizione non esclusiva: una sfida che ogni allenatore dovrebbe porsi nell’attività di avviamento allo sport.