Una sfida educativa – Napoli e il rugby

locandina rugby3La sociologa tedesca Dhorotee Solle esperta sui processi di ricerca della felicità afferma: “Come spiegherei ad un bambino cos’è la felicità … non glielo spiegherei, gli darei un pallone e lo farei giocare!” I circa 200 alunni partecipanti ai 2 convegni svoltisi al Liceo “Cuoco” di Napoli, e particolarmente un gruppo di essi rappresentativo della squadra di Rugby dell’Istituto, hanno sperimentato la verità e la suggestione di tale affermazione. Hanno giocato settimanalmente a Rugby grazie al protocollo d’intesa stipulato dal Liceo con la società Partenope, che ha fornito i tecnici.

Lo sport non muove solo i muscoli, ma tutto l’essere umano nella sua unità psicofisica; fa vivere sentimenti ed emozioni, relazioni con compagni e avversari. Insomma se vissuto in positivo promuove tolleranza, pace, fraternità. In particolare il Rugby, per sua natura, per i principi che lo ispirano e le norme che lo regolamentano racchiude e consente l’applicazione dei valori insiti nella pratica sportiva: il rispetto delle regole, di sé e degli avversari, il saper perdere e il saper vincere, il sacrificarsi per un obiettivo comune, l’aiuto e il sostegno al compagno, la condivisione, ecc. Su tutto ciò si è riflettuto anche con la collaborazione di 2 tecnici fra cui Hein Havenga, ex giocatore del SudAfrica, paese dove il Rugby è parte integrante del percorso formativo dei ragazzi e giovani e che ha storicamente rappresentato un elemento importante di integrazione tra bianchi e neri permettendo il superamento dell’apartheid.
Insomma non è mancato proprio nulla per approfondire valori e paradigmi comuni con Sportmeet … lo sport fonte di benessere, di gioia e felicità e, soprattutto, potente strumento di unità della famiglia umana.