REPUBBLICA DEMOCRATICA del CONGO: Progetto PETIT FLAMME

 

Il contesto

La Repubblica Democratica del Congo (da non confondersi con lo Stato del Congo con cui confina ad ovest), è situata nell’Africa centrale a cavallo dell’Equatore. Il territorio è vasto (2.344.885 kmq) e il suo paesaggio è caratterizzato da grandi fiumi (il più lungo è di 4.374 km), grandi laghi (fino a 15.000 km quadrati), grandi monti (oltre i 5.000 m. d’altezza). Il clima è equatoriale – tropicale.
Kinshasa, la capitale, a causa della guerra, ha visto raddoppiare, nel giro degli ultimi anni, la sua popolazione da 3 a 6 milioni di abitanti, con tutte le conseguenze sociali immaginabili.
La disoccupazione in città arriva all’80% della popolazione in età lavorativa e la grande maggioranza delle persone non ha la sicurezza nemmeno di un pasto al giorno.
La nazione è composta da numerosi gruppi etnici. I più numerosi sono: i Luba, i Mongo, i Kongo, i Ruanda, i Wondo, gli Asande. Ognuno di loro ha una sua lingua, ma quella ufficiale è il francese. Gli abitanti sono oggi oltre 56 milioni. La convivenza non è facile.
A causa delle guerre civili la popolazione è precipitata in una profonda miseria, tanto che le famiglie congolesi mancano di tutto per i loro figli: cibo, cure mediche, soldi per pagare le rette scolastiche. Questa situazione tocca tutte le classi sociali. Anche un professore universitario non sa cosa dare da mangiare ai suoi bambini perché, come tutti, non è pagato da mesi e, se riceve uno stipendio, questo gli basta giusto per comperare il pane per due o tre giorni.
Per queste popolazioni, duramente colpite da conflitti sanguinosi, alla continua ricerca di un faticoso equilibrio fra etnie,ma le condizioni di vita sono drammatiche: banditismo, saccheggi, esodi di massa. Chi ha ancora un lavoro, se pagato, non guadagna a sufficienza per riuscire a nutrire sufficientemente i propri figli. La salute e l’istruzione sono sempre più precarie e cresce la criminalità.

Il progetto

Con il progetto sociale “Petite flamme”, sostenuto direttamente dal Movimento dei Focolari, presente in modo stabile negli stati del Congo dal 1991, vengono seguiti ormai da alcuni anni a Kinshasa, la capitale, ed in altre città del paese, bambini che si trovano nel più estremo bisogno e che, senza questo aiuto, non avrebbero forse neanche la possibilità di sopravvivere.
Grazie alla sensibilità dell’ambasciata italiana che ha messo a disposizione alcuni edifici, sono state allestite scuole materne e scuole elementari in tre quartieri della città di Kinshasa, più una scuola di recupero e di educazione alla vita quotidiana per ragazzi che avrebbero già dovuto frequentare la scuola ma che, per vari motivi, non hanno ancora potuto farlo.
Il progetto “Petite Flamme” comprende anche una scuola per bambini ciechi ed una iniziativa di assistenza speciale per bambini orfani a causa dell’Aids.
Una volta raggiunte le scuole superiori, i ragazzi vengono accompagnati negli studi con un programma di sostengo pomeridiano. Tanti degli studenti sono figli di militari dei quali non si hanno più notizie da quando sono partiti per il fronte. I bambini soffrono molto a causa di questa incertezza sulla sorte dei loro papà. Le loro mamme si trovano a dover portare avanti la famiglia senza poter contare su un minimo di entrata.
Per questo motivo l’attenzione del progetto si rivolge spesso anche ai fratelli o alle sorelle dei bambini di “Petite Flamme”, assicurando agli uni e agli altri cibo, vestiti e cure mediche in caso di necessità.
Un’iniziativa nata più di recente nell’ambito dello stesso progetto è quella della “scuola sotto l’albero”: visto il sovraffollamento delle scuole pubbliche, non avendo aule o edifici disponibili, in 13 diversi posti di Kinshasa i ragazzi si radunano, appunto… sotto degli alberi. In questo modo si riparano dal sole e possono studiare meglio.
Sono oggi 295 i bambini e le bambine che seguono così le loro lezioni, con ottimi risultati.
“Petite Flamme” va avanti ormai da 8 anni: l’attenzione è rivolta, oltre ai bambini più piccoli in situazioni di rischio, al recupero di quelli più grandi che vivono sulla strada.
L’attività sportiva, grazie alla disponibilità del campo sportivo realizzato in collaborazione con Sportmeet e con il finanziamento del Servizio Solidarietà Internazionale della Provincia Autonoma di Trento, è una opportunità concreta per aiutarli a uscire da questa situazione di vita e stimolarli ad iniziare o a riprendere gli studi.
Il campo sportivo, dotato di minima attrezzatura sportiva, contribuirà ad incentivare una formazione alla educazione sanitaria, alla legalità, al lavoro in equipe, al rispetto di ogni uomo a partire dall’avversario.
I beneficiari diretti del progetto sono i 1.050 bambini delle scuole di “Petite Flamme”, dei quali il 60% femmine, seguiti da tre formatori.
Il campo sportivo è aperto, gratuitamente, anche ai ragazzi del Comune di Barumbu dove si trova il centro “Petite Flamme”.

Contributi al progetto

I contributi per sostenere il progetto sportivo di “Petite Flamme” possono essere versati a sul c/c postale n. 48075873 oppure al c/c bancario 100000002497 (semplificato 1000/2497) SAN PAOLO IMI, Filiale di Grottaferrata (RM) – Via delle Sorgenti, 128 codice CIN O – ABI 01025 – CAB 39140 intestati a: Associazione Azione per Famiglie Nuove – Onlus Via Isonzo, 64 – 00046 GROTTAFERRATA (RM) specificando nella causale: Progetto sportivo Petite Flamme e il numero di codice: 4ZAAE