PAKISTAN: Progetto Dalwal

 

Il contesto

Il villaggio di Dalwal si situa in una zona remota del Punjab, centro-nord del Pakistan, a due ore da Islamabad e Rawalpindi.
Si tratta di una zona povera, con poche risorse, legate all’agricoltura: le possibilità di lavoro sono modeste ed i giovani non hanno opportunità di attività sociale e di incontro.
Le scuole sono poche e affollate: accanto alle scuole coraniche (madrasse) c’è una sola scuola gestita dall’Esercito, riservata ad un’élite. La Dalwal Mission High School, fondata nel 1900 da Padri Cappuccini belgi su richiesta degli abitanti del villaggio di Dalwal per istruire i loro bambini, è diventata nel tempo un’importante e rinomata istituzione in tutto il sub-continente indiano, tanto da meritare il nome di “Università del Salt Range” dal nome delle montagne su cui si situa.
Ha formato moltissimi studenti, tra cui alcuni governatori e persino un futuro primo ministro.
Agli inizi degli anni ’70 fu nazionalizzata e da quel momento cominciarono a decadere la qualità dell’insegnamento e le strutture, lasciate senza manutenzione. Nel 2000 è stata de-nazionalizzata ed è ritornata alla Diocesi di Islamabad-Rawalpindi ed affidata, con il consenso della Conferenza Episcopale Pakistana, al Movimento dei Focolari.
Le persone del villaggio e dei dintorni apprezzano molto il servizio che la scuola svolge nell’educazione dei bambini e delle bambine (attualmente circa 200 studenti dall’asilo alla classe sesta, con la previsione di arrivare a 400, fino alla classe decima).

Il progetto

Il campo sportivo polifunzionale di 32 metri per 18, pavimentato e dotato di recinzione, per pallacanestro, pallavolo, calcio a 5 e badminton, realizzato a Dalwal è destinato particolarmente ai 197 studenti della scuola (137 maschi e 60 femmine, di cui 192 musulmani, 3 cristiani e 2 indù) ed alle attività scolastiche, ma viene posto a disposizione anche dei ragazzi e dei giovani del villaggio ed alle altre scuole dei dintorni.
Grazie a queste attività sarà possibile contribuire ad una completa formazione umana, all’educazione al rispetto, alla pace, alla socialità, alla disciplina, all’incontro con gli altri, ad un’esperienza di squadra, al saper vincere e perdere insieme.
Il progetto si inserisce a pieno titolo negli stessi obiettivi della scuola e si adatta a pieno titolo ai bambini/e, ai ragazzi/e e ai giovani/e. Esso offre alle bambine e alle ragazze della scuola la possibilità di praticare attività sportiva con una certa libertà ed autonomia, assicurando una certa protezione dall’esterno.
Ciò è importante nel contesto socio-culturale e religioso del Paese e in particolare della zona rurale in cui si situa il progetto.