FARE SQUADRA, NELLO SPORT E NELLA VITA

20120305 squadra 2Lo sport può essere un momento di incontro con sé stessi e con gli altri? Che differenza c’è tra un gruppo e una squadra? Quale ruolo gioca l’allenatore o un educatore in questa dinamica? Che valore deve avere il gioco e lo sport nella vita di ognuno di noi?

Sono queste le domande che hanno contribuito a far decollare lunedì 5 marzo a Padova, presso la sala polivalente “Lucia Valentini Terrani” situata nel quartiere Arcella, il seminario di formazione dal titolo: “Fare squadra, nello sport come nella vita”.

L’incontro promosso dal Centro Parrocchiale Sant’Antonio, dall’Unione Sportiva Arcella e dall’omonima Polisportiva, in collaborazione con l’associazione “Panthakù”, ha coinvolto circa settanta persone tra allenatori, dirigenti, educatori, catechisti e sportivi praticanti attivi all’interno delle diverse realtà del quartiere.
Al centro della serata, la relazione proposta dal dottor Paolo Crepaz, medico dello sport e presidente onorario di Sportmeet, rete internazionale di sportivi e operatori del mondo dello sport.
Attraverso un approccio interdisciplinare, i partecipanti hanno potuto intuire che giocando, condividendo l’esperienza ludico-motoria, la squadra assume una dimensione che va oltre al semplice insieme di individui che perseguono il raggiungimento di un risultato.
Il tema, ha proposto inoltre riflessioni di carattere sociale, psicologico e culturale offrendo diverse citazioni tratte da alcuni libri scritti da personalità sportive contemporanee; un valido legame per costruire quel ponte che unisce metaforicamente il gioco e lo sport alla vita quotidiana.
Una prospettiva che ha affascinato i presenti, venuti anche da fuori città e che ha suscitato il desiderio profondo di continuare ad approfondire l’argomento con seminari e incontri a cadenza costante, perché “la palla come la vita non è fatta per essere trattenuta.”