Dal 20 al 22 maggio Luigino Bruni sarà in Corea del Sud con una fitta agenda di appuntamenti
di Antonella Ferrucci
Corea del Sud: il colosso asiatico contraddistinto dall’ intenso sviluppo economico degli ultimi decenni, oggi soffre per una crescita economica lenta, un’alta disoccupazione ed il limite di un sistema assistenza ai cittadini che è unicamente sotto la responsabilità dello Stato. In questi mesi è molto acceso il dibattito sulla scelta fra “crescita” e “condivisione” e c’è chi vede il sistema generale di ridistribuzione della ricchezza attuato dal governo come un impedimento alla crescita.
In questo contesto la proposta di EdC - una “economia per tutti” cade su un terreno molto attento, e suscita grande interesse in molti ambiti: tante persone sono alla ricerca di una “economia alternativa” che sostituisca l’attuale capitalismo di stampo anglosassone e si rivolgono con interesse alle cooperative e alle imprese sociali…
Ma per troppo tempo l’economia coreana ha ruotato attorno a imprese colossali, e quindi non è facile la sopravvivenza di forme alternative di impresa.
La domanda forte è: può l’Economia Civile -e l’Economia di comunione in particolare- rappresentare una via di uscita per questa situazione? Quali efficaci strumenti concreti si possono cogliere dall’esperienza Edc del mettere insieme condivisione e profitto?
E’ per venire incontro a questa attesa che la Commissione Edc coreana ha promosso con grande determinazione la visita di Luigino Bruni dei prossimi giorni: ogni opportunità è stata messa a frutto per far arrivare al popolo coreano, nel migliore dei modi, la proposta di Edc. Per questo da alcuni giorni una televisione nazionale trasmette uno spot sulla sua visita mentre nei luoghi dove si svolgeranno gli eventi sono comparsi banner di annuncio… Quattro saranno gli appuntamenti principali. La prima giornata, il prossimo 20 maggio comincerà con una lezione presso l’Università Cattolica SeoKang di Seul dal titolo “Le sfide della fraternità nell’era del capitalismo finanziario” e proseguirà con un convegno presso la Biblioteca del Parlamento coreano dal titolo: “An Economy for all : Comunione- Il nome nuovo dello sviluppo economico”. Il giorno successivo lo stesso convegno verrà proposto a presso l’ Università ChungNam di Daejoen, la città che col suo milione e mezzo di abitanti, i suoi 16 atenei ed i più rilevanti istituti di ricerca, è il centro pulsante dell’innovazione tecnologica coreana. Domenica 22 maggio, nuovamente a Seul, Luigino Bruni incontrerà presso la CityHall il sindaco della capitale coreana, grande estimatore dell’Economia Civile, ed oltre 200 giovani.
Le attese legate a questa visita sono molte. Abbiamo girato a Luigino Bruni una domanda che gli verrà rivolta da una televisione coreana a Daejoen:
In questi giorni ”EdC” – che tradotto in coreano significa “economia condivisa” è un tema caldo sulla bocca di tutti. Anche in Corea, dove è molto sviluppata la tecnologia informatica, stanno nascendo le imprese dell'economia di condivisione, come il car-sharing... Pensa che l’EdC potrà essere un nuovo motore di crescita e un modello economico per la Corea?
"Me lo auguro, dipenderà da quale forma prenderà il capitalismo coreano nei prossimi anni perché in Corea -ma anche in tutto il mondo- siamo di fronte ad un bivio. Nei prossimi anni le imprese, la finanza e le banche potranno diventare dei veicoli di inclusione sociale e di maggiore equità, oppure potremo tornare in una sorta di medioevo feudale con nuovi pochi ricchissimi e tanti mendicanti poveri che vivranno con un assegno di cittadinanza in un mondo con sempre meno lavoro. Se prevarrà il primo scenario -e questa è soprattutto una faccenda politica e civile- allora l’Edc potrà svolgere il suo ruolo e potrà crescere."