Il prossimo appuntamento con la Scuola di Economia civile al Polo Lionello Bonfanti è dal 23 al 25 marzo. Luigino Bruni: «Uno strumento per sopperire alla carestia di narrativa»
di Alessandro Zaccuri
pubblicato su Avvenire del 28/01/2017
Il prossimo corso intensivo è in calendario dal 23 al 25 marzo, destinatari gli insegnanti e i dirigenti delle scuole superiori. Ma al Polo Lionello Bonfanti di Loppiano, in provincia di Firenze, il cantiere della Scuola di Economia civile (Sec) è sempre aperto. «E non solo qui – sottolinea l’economista Luigino Bruni –. Spesso chi frequenta le lezioni da noi fa in modo di riproporle, almeno in parte, nella sua regione. Succede già in Lombardia e in Piemonte, ma speriamo che esperienze di questo tipo possano presto moltiplicarsi».
Nei suoi primi tre anni di vita la Sec si è rivelata uno strumento fondamentale per diffondere una mentalità capace di contrastare quella che Bruni definisce «una carestia di narrativa». «Le imprese non riescono ad affermare la propria identità al di fuori del linguaggio matematico-finanziario normalmente imposto dalle business school – insiste –. La dimensione umanistica, con il relativo approfondimento storico e filosofico, è del tutto trascurata, con conseguenze molto negative anche sul piano gestionale e decisionale. L’Economia civile non ha soltanto un valore teorico, è anche un modello di buone pratiche che si dimostrano particolarmente efficaci nella gestione dei conflitti sul luogo di lavoro, oltre che nella ridefinizione delle motivazioni di quanti operano all’interno dell’azienda. Il managament del benessere lavorativo è uno dei punti di forza del programma, come riconoscono molte delle persone che hanno seguito i corsi della Sec».
Occorre studiare, dunque, e occorre rendere praticabile l’alternativa. «Sul primo versante – spiega Bruni – sta diventando urgente il tema della libertà di ricerca. Molti giovani studiosi sono attratti dalle istanze dell’Economia civile e sarebbero desiderosi di approfondirne la conoscenza, ma si scontrano con una mentalità accademica restia a liberare risorse in questo senso. Almeno una borsa di studio è già stata finanziata da un imprenditore entusiasta della Sec, che però per radicarsi e svilupparsi ha bisogno di contributi ancora più consistenti. Il nostro è un appello ai mecenati, che a questo punto potrebbero praticare una staffetta con le banche di credito cooperativo, la cui iniziativa è stata determinante per l’avvio della Sec».
Sia pure in breve tempo, la Scuola di Loppiano ha già creato una sua tradizione, rafforzata dalle testimonianze che molti ex allievi vengono a fornire durante i percorsi formativi. Sempre a marzo ne partirà uno nuovo, intitolato ad Antonio Genovesi, che dell’Economia civile è il riconosciuto padre fondatore.
Per informazioni e prenotazioni:
Scuola di Economia Civile - SEC - dott. Leonardo Brancaccio (Segretario Generale)
dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 - tel 380-1509545 055-8330400 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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