IUS ed Economia di Comunione: il preside Piero Coda ringrazia con una lettera tutti gli imprenditori Edc che anche quest'anno tramite il progetto hanno sostenuto Sophia
pubblicato su iu-sophia.org l'11/09/2014
Difficile pensare Sophia se non ci fosse alle sue spalle, anno per anno, anche la forza del Progetto EdC/Economia di Comunione. Una partnership originale e feconda che viene in evidenza in più momenti: in particolare quando il Consiglio di Amministrazione tira le somme dell’attività dell’Istituto sul piano finanziario e amministrativo, ma anche sul piano accademico, quando nel mese di settembre l’Istituto accoglie i nuovi iscritti che cominciano a muoversi tra aule e segreteria e, allo stesso tempo, si sommano i risultati delle sessioni di laurea estiva ed autunnale.
Fin dalla sua istituzione, le tappe dello sviluppo di Sophia sono state sostenute e facilitate con continuità dal contributo essenziale offerto dal Progetto, che proviene dall’attività di centinaia di aziende che in tutto il mondo, in piena libertà e nel rispetto della propria mission aziendale, scelgono di condividere una quota dei propri utili per finanziare progetti di formazione alla “cultura dell'unità”, condizione imprescindibile perché “uomini e donne nuovi” possano concorrere a far crescere una economia e una società fraterna e solidale.
Tra questi progetti si colloca anche lo IUS che, a sua volta, risponde a tale operazione di finanziamento con forme di cooperazione che si sono consolidate mano a mano. Di particolare interesse per gli studenti che frequentano la Specializzazione in Economia e Management, è la possibilità di introdurre nel proprio curriculum periodi di stages aziendali, per lo più nella pausa estiva, in Italia e all’estero, presso imprese che fanno parte del circuito internazionale EdC e che offrono volentieri tale tirocinio formativo ai giovani interessati.
Per queste ragioni, anche quest’anno il Preside dello IUS, a nome dell’intera comunità accademica, scrivendo a Luigino Bruni, coordinatore della Commissione internazionale EdC, ha voluto far giungere a tutte le persone coinvolte in questo straordinario orizzonte di condivisione, la sincera gratitudine di tutti. Con “l’assicurazione dell’amicizia e della compagnia in questo affascinante viaggio, carico di luce e di speranza”, Piero Coda ha voluto inviare anche alcune brevi note di valutazione del percorso compiuto durante l’anno e indicare alcuni impegni.
“… all’inizio del nuovo a.a. 2014/2015, settimo del nostro Istituto, (…) non ho potuto non pensare alla mission confidata a Sophia, anche in grazia del consistente contributo ad essa, con fedeltà ogni anno garantito dalla EdC: formare, appunto, “uomini e donne nuovi”. L’impegno profuso in questa specifica direzione da Sophia in questi anni mi pare stia dando buoni frutti, soprattutto se si guarda agli sbocchi professionali e accademici cui, in genere, accedono i nostri studenti una volta completato il loro periodo di studio a Sophia. Tanto che, in alcuni casi, essi trovano già assicurato il posto di lavoro in anticipo rispetto all’espletamento del loro curriculum.
L’a.a. appena conchiuso, poi, ha rappresentato un impegnativo e felice esercizio comunitario nel progetto di ‘pianificazione strategica’ che, grazie a un opportuno finanziamento, abbiamo potuto mettere in atto. Si tratta, in particolare, della messa a punto di un piano strategico di consolidamento e sviluppo di Sophia in vista del prossimo quinquennio. (…) Sarà nostra premura sottoporlo anche alla vostra attenzione per guadagnare suggerimenti e valutazioni e per concordare le linee di prosieguo della proficua sinergia che sinora ci ha visti insieme ingaggiati.”
La lettera si conclude con un augurio reciproco: “puntare con convergenza d’intenti e di obiettivi alla messa in opera di quella peculiare e profetica mediazione culturale (…) che sola è in grado di rendere storia nuova per tutti, a partire da chi ne è forzatamente messo ai margini, l’incarnazione di una vita civile animata dalla fraternità: nella libertà, nella giustizia e nella comunione solidale.”